Quante cose sono successe in questi mesi, cose piccole e grandi, emozioni che al solito è difficile raccontare ma che tra alti e bassi hanno riportato quella sorta di equilibrio che mi fa andare avanti e dormire un po’ più spesso.
Pensavo, tra me e me, dopo aver fatto un esperimento culinario parzialmente riuscito bene (riso pilaf alla turca un po’ sciapo con zucchine, porro e salsa di soja) e aver quasi finito la mia presentazione per la conferenza su Tàpies di martedì, pensavo insomma, abbiamo davvero bisogno della sincerità? Mi spiego, la sincerità è importante e sicuramente base per ogni relazione, famigliare, amorosa o amicale che si voglia, ma tutta tutta la sincerità del mondo è davvero strettamente necessaria? Forse abbiamo solo bisogno di crearci dei punti cardinali da seguire per non sentirci in balia della vita, dei giorni, delle notti.
Ma ci importa veramente sapere cosa pensa la gente di noi? Vogliamo davvero sapere dove si sta andando? Non è più facile (e sicuramente meno profondo) andare avanti e vedere come va? Sapere che c’è uno scoglio od un iceberg a mille miglia da noi ci farà evitare la collisione? Oppure ci andremo addosso consapevoli? Io, consapevole o no, vado dritta per la mia strada, e con la sincerità che devo al mio cuore, so che sto seguendo la via giusta. Se si rivelerà sbagliata ne pagherò le conseguenze e reciterò come un mantra buddhista il mea culpa tra una tazza di the e un milione di biscotti per saturare tutte le mancanze.
Per sincerità non intendo certo inneggiare la menzogna, sia mai, non c’è peggior cosa della bugia, ma intendo quel bisogno ossessivo e sbagliato del voler sapere cosa si pensa in ogni momento, quel perfido sentimento che esce da noi subdolo, silente e che tende a farci tirare l’orecchio per scoprire qualcosa che in fondo significato non ha. La sincerità sta negli occhi di chi ti parla, o la vedi o non c’è, non può celarsi nè essere timidamente confusa per altro.
Ieri grazie ad una iniziativa bellissima abbiamo scoperto vie d’acqua che non conoscevamo bene, attraversare le barene e vedere Ammiana, la Cura, Costanziaco, gli aironi, le bricole, Torcello, il campanile storto di Buranoi canali navigabili e quelli no, Mazzorbetto, le bacche di rosa canina a Sant’Erasmo.
Quella è sincerità, una sincerità bella perchè senza domande nè risposte, una giornata bellissima col mio amore e la mia amica del cuore.
E le stelle stanno a guardare…
Vostra I.